mercoledì, 24 Aprile 2024

Assegnato il Premio Bruno Rossi dell’INFN a due dottorate GSSI

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Le fisiche Ambra Mariani e Valentina Dompè hanno ricevuto dall’INFN il Premio “Bruno Rossi” per le tesi da loro discusse al termine del dottorato in Astroparticle Physics del Gran Sasso Science Institute, giudicate dalla Commissione Scientifica Nazionale II dell’INFN le migliori in Italia nel campo della fisica delle astroparticelle, tra quelle discusse tra giugno 2020 e maggio 2021.

Entrambe continuano a lavorare su progetti cominciati al GSSI durate il loro dottorato di ricerca: la dottoressa Mariani, autrice della tesi “The Proof-of-Principle of the SABRE experiment for the search of galactic dark matter through annual modulation”, è attualmente ricercatrice post-doc presso l’Università di Princeton negli Stati Uniti.

La dottoressa Dompè, autrice della tesi “Search for neutrinoless double beta decay of 128Te with the CUORE experiment”, è attualmente ricercatrice post-doc presso l’Università di Roma “La Sapienza”. 

 

Per il quinto anno consecutivo questo riconoscimento premia ex-allievi ed ex-allieve del GSSI: nel 2018 e nel 2019 a vincerlo erano stati rispettivamente Simone Marcocci e Lorenzo Pagnanini, nel 2020 Silvia Celli e Irene Nutini, nel 2021 Odysse Halim.

 

“È un’ottima notizia non solo per Ambra e Valentina, ma anche per tutto il Gran Sasso Science Institute”, afferma il prof. Ivan De Mitri, coordinatore del Dottorato di Ricerca in Astroparticle Physics al GSSI. “Si tratta infatti di un prestigioso riconoscimento che, per il quinto anno consecutivo, a partire da quando sono state consegnate le prime tesi di dottorato al GSSI, vede tra i vincitori dei nostri studenti, sottolineando sia la loro bravura che la qualità della didattica e della ricerca che la nostra istituzione assicura in questo settore a studenti provenienti da tutto il mondo”.

 

Il premio intende ricordare la figura di Bruno Rossi, insigne fisico, che a seguito delle leggi razziali nel 1938 emigrò negli Stati Uniti, dove divenne professore al MIT, offrendo un contributo fondamentale alla fisica delle particelle elementari mediante lo studio dei raggi cosmici. Fra i suoi primi lavori, lo studio del decadimento del muone e la misura della sua vita media. Fu tra i primi a occuparsi di misure di astronomia X mediante l’uso di apparati nello spazio.

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