giovedì, 25 Aprile 2024

Spoltore, al via la procedura per realizzare un museo dell’artigianato

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Il sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito ha firmato una convenzione con l’Istituto Superiore “Luca da Penne – Mario dei Fiori” per il recupero e restauro di manufatti e utensili in rame e legno appartenenti al Comune. L’obiettivo ultimo è creare uno spazio espositivo, riutilizzando proprio i locali del centro storico dove un tempo c’era il ramaio. L’accordo tra il Liceo di Penne e l’ente prevede la collaborazione con gli alunni dell’artistico per il recupero di opere abbandonate: “attraverso questa attività” spiega il testo della convenzione “sarà possibile dare nuovo valore a tali beni affinché gli stessi possano esser inseriti in un museo dell’artigianato”. Assieme al primo cittadino ha firmato il dirigente scolastico Eleonora Dell’Osa. Le attività si svolgeranno nelle aule del Liceo Artistico: il Comune provvederà alla consegna e al ritiro dei manufatti oggetto di restauro. Dal punto di vista didattico, il progetto è una modalità di apprendimento flessibile che collega sistematicamente la formazione in aula con l’esperienza pratica, rafforzando anche competenze spendibili nel mercato del lavoro. “Questa iniziativa” spiega Di Lorito “ha anche l’effetto positivo di unire l’offerta formativa scolastica allo sviluppo culturale e sociale del nostro territorio, favorendone la conoscenza nelle nuove generazioni”. “Grazie a questa convenzione” aggiunge l’assessore Chiara Trulli “il materiale conservato nei locali del così detto “ex ramaio” potrà tornare a splendere. Vogliamo dare vita a un’esposizione permanente sui vecchi mestieri, che sono le radici della nostra memoria e delle tradizioni spoltoresi: sistemeremo per questo i locali che ospitano i materiali in rame e in particolare gli utensili appartenuti all’ultimo ramaio di Spoltore. Non va dimenticato infine che attraverso questo progetto i ragazzi avranno l’opportunità di un lavoro concreto, sul campo, mentre noi avremo il vantaggio di poter riportare alla luce i nostri beni”.

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