Riscoprire la bellezza della semplicità, di un Natale in casa fra tradizione e voglia di normalità: sullo sfondo la magica atmosfera delle festività, alla riscoperta degli antichi valori e delle simbologie, abbandonando il superfluo.
“Prima si era felici con poco. Oggi è tutto diverso, forse tutto più bello, ma manca quello spirito che c’era prima”, inizia così il racconto di nonna Regina.
Il ricordo della grande attesa che precedeva le feste è ancora vivido in Regina Ciciotti, una nonna di Capistrello di 78 anni. Il Natale che ripercorre Regina è un Natale diverso, fatto di semplicità, di condivisione, momenti vissuti intensamente anche se si aveva meno di oggi: gli addobbi non erano luminosi come oggi, il tradizionale albero non era adornato con palline colorate e luci, ma frutta e qualche caramella.
Si aveva meno, ma quel poco aveva un significato diverso: “C’era un altro spirito – spiega la donna abruzzese – non c’era niente, si aspettava il Natale per mangiare qualcosa di diverso: i più fortunati avevano baccalà e spaghetti con il tonno, alla fine qualche dolcetto. Si aiutavano le famiglie meno fortunate”.
“Non aspettavamo Babbo Natale – ricorda Regina – ma la befana: si riempivano le calze con mele, arance e qualche caramella, ma anche cenere e carbone per chi non si era comportato bene”.
Nelle parole di nonna Regina traspare la forza di una storia che deve essere raccontata e tramandata, perché forse solo riscoprendo la semplicità perduta si potrà vivere un vero Natale.
Il video è stato realizzato dal nipote di Regina, Fernando Stati (Media Production Lab)
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