venerdì, 26 Aprile 2024

A Fara Filiorum Petri tornano le “farchie”: spettacolo clamoroso per Sant’Antonio

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Dopo due anni di stop a causa pandemia, a Sant’Antonio Abate ed in quel di Fara Filiorum Petri sono tornare le tradizionali “farchie”: un appuntamento da non perdere assolutamente, quello che è andato in scena nella serata di ieri, per l’edizione del ritorno, quella del 2023. Come noto, le farchie sono degli enormi fasci di canne, dal diametro di circa un metro ed alte 10 metri; “ogni contrada ne realizza una” si legge sul sito del Comune di Fara “nelle prime ore del pomeriggio del 16 gennaio, vengono trasportate nel piazzale antistante la Chiesa di Sant’Antonio Abate, dove vengono innalzate e, all’imbrunire, incendiate. Mentre i falò rischiarano la notte, offrendo uno spettacolo indimenticabile, i cittadini ed i visitatori festeggiano con canti e musica della tradizione popolare abruzzese, buon vino e piatti tipici. Sono quindici le contrade che partecipano alla grande festa”. Stando a quanto riporta la tradizione, le farchie sarebbero state “inventate” nel 1799, ai tempi della dominazione francese, per ringraziare Sant’Antonio di un miracolo: Fara era infatti protetta da un querceto, con i francesi pronti ad occuparla. L’apparizione di Sant’Antonio, vestito da generale, li fermò: fu lo stesso santo ad intimare ai soldati d’oltralpe di non procedere. Al loro diniego, decise di trasformare gli alberi in fiamme immense, mettendoli in fuga: da allora, quel miracolo viene simbolicamente ricreato ogni anno a Sant’Antonio con le farchie. 

Evento che da sempre richiama un numero clamoroso di visitatori in quel di Fara Filiorum Petri, ieri la festa è finalmente tornata a celebrarsi come nel pre-pandemia. Un evento ovviamente molto gioioso e seguito, con tanta soddisfazione da parte dei cittadini di Fara e con tanta felicità in noi abruzzesi, che torniamo ad osservare uno dei principali eventi del nostro gennaio.

 

Fonte e fonte foto: Amministrazione Comunale di Fara Filiorum Petri.

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