lunedì, 6 Maggio 2024

“Uniti per Barete” all’attacco del sindaco: “Incapace di fare il bene del paese”

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Di seguito, quanto inviato in redazione dal gruppo “Uniti per Barete”:

“Chissà se nella primavera del 2023, quando i cittadini Baretani saranno chiamati al voto per il rinnovo del sindaco e del Consiglio comunale, avremo la possibilità di assistere a qualche miracolo dovuto proprio all’imminenza della prossima scadenza elettorale. Probabilmente l’amministrazione attiva del sindaco Gattuso e dei suoi ‘Yesman’ starà organizzando, qualche intervento di facciata per gettare fumo negli occhi dei nostri concittadini per garantirsi altri cinque anni di amministrazione, mentre il nostro paese, Barete, ha bisogno di essere amministrato tutti i giorni e non solo negli ultimi tre/quattro mesi del proprio mandato. Andazzo che noi non permetteremo per la prossima consigliatura”.

È la dura denuncia dei consiglieri comunali di opposizione al Comune di Barete, Claudio Gregori, Raffaella Curtacci e Giuseppe Tomassetti i quali, a meno di un anno dalle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale di Barete, comune ad una quindicina i chilometri dall’Aquila di circa 600 abitanti, bocciano senza appello l’operato dell’amministrazione guidata dal sindaco, Leonardo Gattuso. I consiglieri della lista “Uniti per Barete” annunciano contestualmente la discesa in campo “per mandare a casa un sindaco ed una amministrazione assolutamente incapaci di fare il bene del nostro paese”. 

“Sono per l’appunto trascorsi, nell’apatia totale, ben quattro anni senza che nel nostro paese si muovesse foglia, nonostante i proclami della campagna elettorale e del programma amministrativo del 2018 con cui Gattuso veniva rieletto sindaco insieme ai suoi fedelissimi – spiegano ancora -. Sinora abbiamo assistito, ahinoi, al raddoppio della TASI e all’individuazione della COGESA spa come gestore della raccolta dei rifiuti incomprensibilmente ed in assoluta controtendenza con i comuni che hanno inteso aderire ad altre società più solide e più aderenti al territorio, che avrebbero garantito un risparmio in fattura ai nostri concittadini”. Secondo Gregori, Curtacci e Tomassetti, “dal programma elettorale, in questi quattro anni, invece, non siamo riusciti a trovare traccia del sito web di promozione per il turismo, di una società sportiva cui affidare la gestione del campo sportivo utilizzato, tra l’altro per bruciare rifiuti, ma neanche la cosa più semplice, quale quella di organizzare le giornate ecologiche”. “Infine, la ricostruzione pubblica e quella privata che sono letteralmente ferme al palo della partenza”, concludono.

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