domenica, 19 Maggio 2024

Tornano i “Campi estivi al Museo”: appuntamenti entusiasmanti per i più piccoli

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Storie dalla Provincia

Tornano i “Campi estivi al museo” organizzati dalla Fondazione Genti d’Abruzzo. Da lunedì 13 giugno un’occasione, offerta a tutti i bambini dai cinque anni in su, di imparare giocando. Sette gli appuntamenti in programma, fino alla fine del mese di luglio: i corsi coprono cinque giorni a settimana, da lunedì al venerdì, con orari 8,30-13. Dalle 8,30 alle 9 gli operatori accoglieranno i ragazzi nelle due diverse location, il Museo delle Genti d’Abruzzo e il Muso Cascella, alle 9 prenderanno il via le attività e dalle 12,30 alle 13 i bambini potranno tornare a casa.

I temi dei campi estivi cambiano ogni settimana: dal 13 al 17 giugno al Museo delle Genti ci sarà “Attenti a quei dinosauri”, mentre al Cascella si lavorerà sulle “Feste d’Abruzzo”. La settimana successiva, dal 20 al 24 giugno, al Museo delle Genti laboratorio “C’era una volta Ostia Aterni”, mentre al museo Cascella “Niente paura è solo arte”. A seguire dal 27 giugno al 1 luglio “Attendi a quei dinosauri” al Museo delle Genti e “Una settimana da egizi” al museo Cascella. Dal 4 al’8 luglio “Arte e civiltà del passato” al Museo delle Genti e “In vacanza con l’arte al Museo Cascella, ancora, dall’11 al 15 luglio “Attenti a quei dinosauri” sempre al Museo delle Genti e al Museo Cascella “Ricicliamo!”. Appuntamento unico sia nella settimana dal 18 al 22 luglio con “Un Abruzzo a colori” al Museo Cascella, che in quella dal 25 al 29 luglio con “La Bottega dell’arte” al Museo delle Genti d’Abruzzo.

Per informazioni e prenotazioni è possibile rivolgersi ai numeri telefonici 0854510026, interno 1 o 2, oppure al 3939374212, o inviare una mail a [email protected].

“Le attività collegate alla formazione restano uno dei percorsi fondamentali della nostra Fondazione – sottolinea la direttrice Letizia Lizza – e contribuiscono a rafforzare il legame tra la città e i suoi musei, nell’ambito di un progetto culturale di ampio respiro, di supporto alle famiglie e complementare alla didattica tradizionale”.

 

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