lunedì, 29 Aprile 2024

Tocco da Casauria pronta a ripartire insieme alla ProLoco: oggi con Danilo Del Rosso

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Storie dalla Provincia

C’è tanto entusiasmo anche a Tocco da Casauria, che si prepara ad avviare tanti eventi in paese. Oggi noi di Storie d’Abruzzo abbiamo parlato con Danilo Del Rosso, il Presidente della Proloco Casauria che ci ha raccontato di come lui e la sua squadra hanno affrontato e cercato di superare tutti i problemi che la pandemia ha causato anche alle associazioni e agli organizzatori degli eventi.

Danilo, da quanto tempo sei presidente della Proloco? Come vivi questo impegno?

“Il mio percorso con la Proloco è iniziato a Novembre 2021, ma è cominciato anche prima come socio e poi segretario, oltre che gestore dei social. Al termine del mandato sono stato eletto presidente. Vivo con grande entusiasmo questo impegno: per me è come avere un doppio lavoro, che ti rende attivo costantemente sul territorio (il comune di Tocco da Casauria e i dintorni). Le attività sono tante (c’è anche l’aspetto burocratico, quello organizzativo, quello di custodia, di manutenzione…) ed io sono molto esigente con me stesso e con l’associazione. Punto a realizzare con la squadra eventi di qualità, e per garantire la riuscita ottimale di ogni appuntamento bisogna anticipare i tempi e cominciare a lavorarci molto prima! L’impegno da presidente è costante”.

Oltre all’impegno per ripartire con le nostre tradizioni, festività e sagre, di cosa vi siete occupati parallelamente?

“Ogni presidente tende a dare una sua linea all’associazione, la mia la definisco “Poliedrica“: penso alla proloco più che ad una associazione come ad un punto di riferimento stabile per il paese. Questo mi ha spinto ad amplificare gli orizzonti verso il tema sociale e la categoria delle attività socialmente utili. Erano già presenti attività di beneficenza, ma vorrei che la proloco fosse un servizio attivo per la comunità: per quello mi sono subito impegnato per la raccolta beni di prima necessità per l’Ucraina a marzo, insieme all’associazione Geav, con l’aiuto anche della Misericordia di Alanno. La comunità ha risposto con grande affetto: siamo riusciti a riempire un camion intero di prodotti da spedire!.

Sono previste altre attività per avvicinare le categorie ‘fragili‘: vogliamo tutti i cittadini vicini alla bellissima realtà propositiva e aggregativa che è la proloco, che siano giovani, bambini, anziani o persone con disabilità: quindi non solo tradizione, ma anche intrattenimento culturale, alla portata di tutti. Chiunque deve avere la possibilità di partecipare: voglio una proloco che sia inclusiva, di interesse collettivo.

L’obiettivo è ampliare l’interesse della proloco: come sappiamo, è un’associazione che si occupa soprattutto di eventi a carattere antropologico, storico e di promozione territoriale, però per fare questo c’è bisogno di una comunità coesa che si senta rappresentata. Prima di ripartire con questo tipo di progetti la Proloco ha il compito di coinvolgere i cittadini”.

Sono stati anni difficili a causa della pandemia, come sono stati vissuti dalla ProLoco? 

“La proloco ha avuto una doppia difficolta: la prima è stata quella di gestire e far vivere l’associazione. Abbiamo dovuto riconvertire gli obiettivi in eventi social per adeguarci alla situazione: è stato un duro lavoro. Io ero ancora segretario, ma successivamente è avvenuto il cambio di presidenza durante l’emergenza, e anche in questo caso abbiamo avuto delle difficoltà.

Durante quei giorni di pandemia abbiamo realizzato rubriche social per valorizzare conservare storia storia paese tra le quali “A spasso con la Proloco” in cui raccontavamo piccoli eventi e avvenimenti legati al passato. Poi abbiamo ideato “Illustrissimi toccolani”, una rubrica per parlare di personaggi storici del paese come Francesco Paolo Michetti, Mario Lanza e Annibale De Gasparis.

A dicembre abbiamo avuto “Dolce Natale”, un concorso fotografico, e “In cucina con la proloco”: i cittadini inviavano ricette tipiche dell’arte culinaria toccolana. Poi abbiamo trasformato il famoso festival di Sant’Antonio in evento social, per due edizioni di seguito, e abbiamo avuto un boom di interazioni. Il festival di Sant’Antonio a Tocco è molto importante: riconosciuta e premiata anche dal Presidente della Repubblica, è un’occasione di incontro, un unicum in cui si ritrovano da ogni parte d’Abruzzo, si canta, si mangia il cibo tradizionale, si mescolano canti e dialetti.
La potremmo chiamare “La Capitale del Sant’Antonio”.

Poi abbiamo collaborato insieme al Consorzio di tutela dell’olio evo aprutino pescarese dop, con un momento per testimoniare anche l’impegno a valorizzare i nostri prodotti tipici e tradizionali, quell’importante sfera culinaria della zona. Infine, abbiamo organizzato la “Pro lotteria casauria”: in palio i c’erano prodotti tipici del pescarese”.

Parlaci del Direttivo, della tua squadra:

“Il nostro Punto di forza è sicuramente la coesione. Abbiamo superato le difficoltà grazie alla forza di volontà. Ringrazio infatti tutto il gruppo senza dimenticare anche i soci dell’associazione. Il direttivo è composto da: Maurizia, vice presidente; Jessica, segretaria;
Luciano, attività culturali; Adele, attività culinarie; Loredana, promozione territoriale; Andrea, comunicazione; Mariagrazia, grafiche; Nicolas, manutenzione”.

C’è tanta voglia di ricominciare, di incontrarsi e di festeggiare di nuovo insieme: immagino ci siano tante sorprese per i cittadini di Tocco…

“Si, e bellissime novità. Saremo pronti a comunicarle a maggio. Siamo a lavoro per far tornare la decima edizione della notte di San Giovanni. Speriamo di poter tornare al massimo possibile con i nostri eventi, sempre rispettando tutte le regole sanitarie. Vorrei che tutti i toccolani si sentissero protagonisti del loro borgo”.

Cosa ti auguri per il futuro della tua città?

“Mi auguro una crescita, il progresso e la consapevolezza del potenziale che abbiamo. Abbiamo risorse naturali, artistiche e storiche da riscoprire. Eventi culturali e tradizionali sono la chiave per incuriosire sia i turisti sia i nostri stessi cittadini a riscoprire Tocco da Casauria, per aprire quel grande portone che si chiama futuro. Mi auguro che ci sia sempre di più questa consapevolezza: il nostro territorio ha tantissimo da offrire! Spero che i giovani lo capiscano e si riavvicinino di più al borgo. Credo che la crescita del paese sia fortemente condizionata anche dallo sviluppo del settore agricolo-economico, bisogna puntare sempre di più ad incentivare le realtà agricole del nostro borgo affinché raggiungano un livello di stabilità e qualità eccellente.

Sono sicuro, inoltre, che attività come queste possono tutelarci anche dallo spopolamento che interessa spesso i paesi in provincia”

Un pensiero per queste giornate di festa da dedicare ai tuoi concittadini

“Faccio i miei più cari auguri a tutti i toccolani che possano trascorrere queste festività nel migliore dei modi! Torniamo finalmente a festeggiare. Spero sia un periodo di gioia per tutte le famiglie. Buona Pasqua da me e dallo staff della ProLoco!”

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