Una legge regionale con una dotazione di 10 milioni di euro (la numero 9 del 2021), destinati a sostenere soprattutto le imprese del turismo e della ristorazione danneggiate dall’emergenza Covid, votata dall’intero Consiglio regionale, rimasta inapplicata dallo scorso mese di maggio. Mentre la ripresa della pandemia getta una luce preoccupante anche sul futuro delle micro imprese. E tutto ciò mentre altri dieci milioni di Fondi Cipe, stanziati nel lontano 2018 e destinati invece a interventi di sostegno alle imprese nell’area del cratere sismico, restano a loro volta bloccati da cavilli burocratici.
Motivi, questi, che hanno spinto sette sigle rappresentative di ben140mila piccole e micro-imprese abruzzesi (CASARTIGIANI, CLAAI, CNA, CONFAPI, CONFARTIGIANATO, CONFCOMMERCIO e CONFESERCENTI) a indire per martedì prossimo, 18 gennaio, una conferenza stampa in programma nella sala Camplone della Camera di Commercio di Chieti-Pescara con inizio alle ore 10,30.
Ad illustrare le ragioni della protesta saranno il Direttore regionale della CNA, Graziano Di Costanzo e il Segretario generale di APINDUSTRIA L’Aquila-Confapi, Massimimiliano Marifiamma.