Di seguito, il comunicato stampa dell’A.R.A. (Associazione Roseto Albergatori):
“Rispetto alla polemica innestata nei giorni scorsi da alcuni albergatori rosetani ci teniamo a chiarire alcuni punti. A differenza di quanto è stato detto da qualche collega nel corso della conferenza tenutasi sabato scorso l’Associazione Roseto Albergatori non è stata mai coinvolta dall’Amministrazione comunale nelle scelte legate alle nuove tariffe della tassa di soggiorno anche perché non c’è stato nessun incontro in tal senso. Si è trattata di una libera scelta dell’Amministrazione comunale di cui abbiamo preso atto.
L’Associazione Roseto Albergatori, a differenza di altre sedicenti associazioni o presunte tali che in questi giorni hanno organizzato “conferenze stampa show” portando avanti discutibili campagne denigratorie, non reputa che il problema sia l’essere o meno stati coinvolti in questa fase decisionale, quanto piuttosto capire come la tassa di soggiorno verrò investita dal 2022 in poi. Cosa intende fare l’Amministrazione comunale con i fondi che arriveranno dalla revisione delle tariffe dell’imposta, ma soprattutto quali saranno i miglioramenti per i turisti in termini di servizi, accoglienza e manutenzione di cui Sindaco e Assessori hanno parlato in questi giorni.
Sono queste le domande che ci poniamo ed è su questi temi che vogliamo incontrare l’Amministrazione per capire meglio le strategie future, essere coinvolti nella fase decisione e fornire il nostro sostegno e la nostra esperienza affinché vengano prese le decisioni più giuste per la nostra città. Chiediamo quindi a tutti meno polemiche, meno spettacoli e prese di posizione di cattivo gusto e maggiore buon senso, perché la nostra Associazione è convinta che l’imposta di soggiorno, se usata bene, possa divenire non un freno, ma una risorsa per la crescita turistica di Roseto degli Abruzzi, questo a patto che sia usata per fornire realmente ai nostri ospiti eventi e manifestazioni di richiamo, una accoglienza di livello e un territorio ben tenuto, non come gli ultimi anni quando questi fondi sono stati utilizzati solo per fare cassa e investiti per altri interventi”.
Foto: archivio Storie d’Abruzzo, un consiglio comunale a Roseto degli Abruzzi.
