venerdì, 29 Marzo 2024

Monteodorisio, l’ex-vicesindaca Angela Menna saluta la Giunta: “Tante scorrettezze nei miei confronti…”

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Storie dalla Provincia

In una lunga e dettagliata lettera aperta alla popolazione di Monteodorisio, l’ex-vicesindaca Angela Menna ha raccontato ai cittadini le sue doglianze rispetto al percorso politico intrapreso con la Giunta Di Fabio. Di seguito, le parole della Menna:
Cari Concittadini,

mi sia consentito qualche minuto della vostra attenzione per informarvi su alcune vicende che in questi giorni stanno minando l’equilibrio interno del gruppo di maggioranza del Comune di Monteodorisio. Corre innanzitutto l’obbligo di premettere che la sensazione che qualcosa non funzionasse, invero, si appalesava già dal maggio 2019. Quanti mi conoscono da tempo e quanti hanno avuto modo di farlo nel corso dei recenti due anni e mezzo di esperienza amministrativa, sanno che non è mia abitudine risparmiarmi nello svolgimento delle incombenze lavorative in generale e rappresentative della mia comunità ancor di più, così da porre sempre in secondo piano l’aspetto economico del mio impegno, impiegando tutto il tempo e le energie necessarie nel perseguimento degli obiettivi di pubblico interesse. Chi mi conosce, e per fortuna non siete in pochi, sa anche che non mi faccio sopraffare da nessuno, che ho sempre detestato ed osteggiato l’arroganza, la prepotenza e le scelte che stridono con ogni forma di democrazia, così come gli atteggiamenti dispotici di chi accentra esclusivamente nelle proprie mani i processi decisionali come metodo di amministrazione della cosa pubblica.
Orbene, ho dovuto amaramente constatare che all’interno dell’amministrazione Di Fabio si è ormai consolidato un ristretto centro di potere decisionale – incentrato nelle mani di pochi – senza che vi sia un pieno rispetto del pluralistico mandato dei cittadini, innanzitutto all’interno della maggioranza stessa e tale degenerazione gestionale non è mai apparsa destinata a subire battute d’arresto.
L’entusiasmo che mi aveva portato a candidarmi nella lista civica “Nuovo Agire” non voglio però si dissolva, o peggio ancora svanisca, nell’insoddisfazione per l’impossibilità di fare e di agire davvero per il bene di Monteodorisio. Occorre ad ogni modo fare qualche passo indietro, per ripercorrere alcuni passaggi che mi hanno condotto, mio malgrado, alle determinazioni odierne.
È inutile nasconderlo: ritengo giusto che la cittadinanza sappia pubblicamente che il ruolo di Vicesindaco di questo paese, inizialmente conferitomi, è stato sin da subito ostacolato nel suo reale ed effettivo estrinsecarsi.
Dopo il successo elettorale della lista civica “Nuovo Agire”, l’atteggiamento del Sindaco e dell’intero gruppo di maggioranza sono cambiati. Non erano più le stesse persone che avevo conosciuto prima, nei mesi antecedenti la campagna elettorale.
All’indomani delle elezioni amministrative di maggio 2019 e dopo aver ricevuto l’onore di 111 voti di preferenza, determinanti per la vittoria, così risultando la candidata più votata nella lista civica “Nuovo Agire”, ho subito riscontrato una serie di atteggiamenti ostruzionistici nei miei confronti.
Sono risultata la candidata con il maggior numero di preferenze e successivamente mi venne suggerito, con toni peraltro manifestamente arroganti, di non conferire eccessivo peso all’ampia investitura popolare alla mia persona in termini di preferenze per consentire a qualcun altro di ricoprire l’incarico di Vicesindaco.
Mi preme precisare che è il Sindaco, previ accordi interni, a dover assegnare ruoli, deleghe e incarichi nei confronti dei componenti della maggioranza, accordi interni che sono evidentemente mancati nella realtà dei fatti. Non venne mai deciso effettivamente, a priori, chi dovesse fare cosa, più precisamente cioè la sottoscritta non ne era a conoscenza!
Dunque, date le premesse, per una questione di chiarezza, trasparenza e soprattutto di rispetto verso tutti i cittadini, decisi di non mollare, di battermi per i miei diritti e di mediare per trovare una sintesi utile a garantire l’equilibrio interno.
Una situazione di stabilità che però già a partire dai primi giorni dopo l’insediamento non riusciva a concretizzarsi, senza che pertanto si raggiungesse quella serenità e quello spirito collaborativo necessari per amministrare un paese.
Sin dal principio ho messo a disposizione di questo comunità determinazione, passione, tempo, ostinazione nel raggiungere gli obiettivi, professionalità, umiltà e correttezza, è vero, spesso guidata dal mio carattere talvolta impetuoso, ma sempre sospinta dalla necessità di voler dare immediato seguito alle segnalazioni pervenute da parte dei cittadini in tempi brevi e l’abnegazione nel cercare di concretizzare progetti e iniziative per la crescita di questa comunità.
Vari sono stati gli interventi di programmazione del territorio, messi in campo nell’ambito di finanziamenti regionali grazie all’interlocuzione politica con il consigliere regionale Manuele Marcovecchio: in due anni e mezzo, seppur ostacolata dal resto della maggioranza, sono stati finanziati 30 mila euro per la sistemazione delle strade comunali, 23mila euro per la digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio comunale, 6mila euro per le associazioni di volontariato del nostro paese, ovvero 3mila euro per la protezione civile “Il Castello” e 3mila euro per la protezione civile “Val Trigno” nell’ambito dell’esame e approvazione del Bilancio nel Consiglio Regionale. Ho dovuto tuttavia tristemente constatare che il mio approccio nella gestione della cosa pubblica ha infastidito più di qualcuno e lo dimostrano i numerosi e meschini attacchi alle spalle che ho dovuto subire, peraltro testimoniatimi anche da alcune associazioni e cittadini di Monteodorisio.
Ma oltre a questa serie di aspetti, già di per sé umanamente e politicamente censurabili, c’è dell’altro che appare ancora più inspiegabile e che mi spinge a dover rendere pubblico quanto accadutomi: alcuni cittadini sono stati addirittura richiamati dal Sindaco perché pubblicamente mi rivolgevano la parola!
E allora è giusto che tutta la popolazione di Monteodorisio sia messa al corrente che secondo il pensiero della maggioranza non è tollerabile dialogare e discutere con un cittadino che ha un orientamento politico differente dal tuo, ovvero, ancora, se si ricevono critiche sui social sull’operato amministrativo o se ancora ci si confronta con chi ha una visione di pensiero antitetica alla tua, occorre poi prendere le distanze da questa tipologia di interlocutore.
Appare di tutta evidenza che non possa consistere in questo caso un’autentica e sana interpretazione dell’attività politica che, a mio parere, deve essere innanzitutto basata su un leale e schietto dibattito sul merito delle questioni. Ancor prima di salire quei 21 gradini che conducono in Municipio sono una cittadina, con la mia dignità ed il mio modo di relazionarmi rispettosamente con tutta la popolazione. Il mio rispetto nei confronti dei cittadini tutti, soprattutto quelli con diversità di visioni e ideologie politiche non è mai venuto meno, anzi.
Ciò detto, è giusto altresì che i cittadini sappiano che l’assegnazione delle deleghe conferitemi non ha nulla di democratico, né rispecchia un equilibrio, considerando che in mia presenza le deleghe che vennero date all’assessore erano di un numero inferiore a quelle invece attualmente sussistenti; evidentemente in mia assenza, una volta uscita dall’ufficio del Sindaco, quel numero aumentò, senza conseguentemente garantirsi un equilibrio nella separazione delle incombenze e delle prerogative, non consentendosi peraltro alla sottoscritta di poter replicare o ad ogni modo senza che io ebbi la possibilità di avanzare le mie osservazioni e mostrare le mie perplessità.
È allora indubbio che non vi è stato un ragionevole né adeguato rispetto del criterio di rappresentanza politica, in riferimento alla mia persona, allorquando mi veniva riferito che le deleghe all’assessore sarebbero state quattro e poi, invece, a mia insaputa, divennero molte di più, ma soprattutto con un peso politico maggiore.
La mia funzione istituzionale e politica allo stesso modo non è stata rispettata allorquando in diverse occasioni si è addirittura preteso che dovessi partecipare a riunioni per progetti e iniziative amministrative importanti di questo paese fuori dalla sede istituzionale del Municipio.
È anche accaduto che il 20 dicembre 2020, durante l’emergenza Covid, venni duramente rimproverata dapprima via chat e poi di persona perché in quella occasione mi ero permessa di scrivere un articolo sulla consegna dei pacchi alimentari da parte della protezione civile, in quanto non avevo chiesto il permesso al resto della maggioranza; più verosimilmente ciò accadde perché qualcuno della maggioranza si era sentito offuscato nella propria visibilità.
Io, personalmente, essendo in quel periodo Vicesindaco ed al contempo giornalista (così come attualmente) , avevo ritenuto di esercitare correttamente le mie prerogative, non avendo alcuna intenzione di compromettere le regole deontologiche della mia professione soltanto per dare voce alle polemiche sterili e prepotenti di personaggi probabilmente mossi esclusivamente dalla sete di visibilità. Quale sarebbe stato altrimenti il motivo del rivendicare la paternità dell’iniziativa della raccolta dei pacchi alimentari? Non vi era alcuna ragionevole motivazione per non dare voce ad un’iniziativa che tra l’altro cadeva anche a ridosso della giornata mondiale della solidarietà.
Ritengo doveroso notiziare la cittadinanza anche del fatto che le riunioni per i preconsigli non sempre venivano comunicate e che, anche sul piano personale, non c’è mai stata, purtroppo, quella condivisione e quel coinvolgimento realmente necessari per operare utilmente a beneficio della collettività, di talché questo atteggiamento ostile nei miei confronti ha avuto ineluttabilmente dei riverberi sul piano amministrativo.
È capitato spesso, nel corso di questi due anni e mezzo, che di alcune riunioni e progetti venissero a conoscenza, ancor prima della sottoscritta, terze persone esterne all’amministrazione (mariti, mogli e qualche compare di troppo). Così come alcune notizie di carattere amministrativo venivano diffuse prima nei bar e poi forse portate a conoscenza della scrivente. Non potevo più neanche delegare alcuni operai per il rifacimento di un pezzetto di asfalto. Una volta lo feci per un intervento su di un marciapiede all’ingresso del paese, davanti alla scuola dell’infanzia ed in quell’occasione venni definita come persona voleva scavalcare, che ragionava ed assumeva determinazioni di testa propria.
Nonostante sia stata designata responsabile della comunicazione di questo ente, si sono verificate diverse situazioni che tendevano a compromettere la mia professionalità: talvolta mi veniva sottoposto di pubblicare più post simultaneamente e/o comunque agli orari più disparati del giorno, in altre occasioni di aggiungere ai post l’hashtag “Nuovo Agire”, quindi il nome della mia lista civica di appartenenza, nella pagina istituzionale del Comune, altre volte, infine, di aggiungere alla fine dei post solo la firma di qualche componente del gruppo di maggioranza.
Purtroppo, qualcuno in maggioranza non ha mai debitamente considerato che quando si comunica sulla pagina di un ente istituzionale lo si fa in maniera oggettiva, evitando riferimenti troppo personalistici, se non esclusivamente propagandistici. Una corretta applicazione dei principi base di un buon processo comunicativo prevede, del resto, che ogni canale social abbia un proprio linguaggio e regole ben precise da seguire, non ammettendosi superficialità e improvvisazione; ma anche questi suggerimenti, nonostante in più occasioni siano stati esternati insistentemente da parte mia, sono passati inosservati.
Ho ribadito, a seguito della convocazione del 6 dicembre 2021 presso la sala consiliare alla presenza dell’intero gruppo di maggioranza, di non voler accettare di ricoprire il ruolo di Presidente del Consiglio comunale, non solo perché l’eventuale retribuzione per lo stesso andrebbe a gravare ulteriormente sulle casse comunali, ma anche e soprattutto perché verrebbe leso quel principio di democrazia rappresentativa che ha consentito che ricoprissi il ruolo di Vicesindaco di Monteodorisio, nel rispetto delle 111 preferenze attribuite alla mia persona, che avevano peraltro contribuito alla vittoria della lista civica “Nuovo Agire” in data 27/05/2019.
Ho invece espresso, d’altro canto, la mia disponibilità ad accettare un ruolo di avvicendamento all’interno della Giunta e, a nome dei nostri sostenitori, una più equa distribuzione delle deleghe in favore della sottoscritta e, dunque, ai fini dell’esercizio delle proprie attribuzioni. Di fronte a questa richiesta inviata tramite Pec al Sindaco, tuttavia, non vi è stato alcun tipo di riscontro.
In data 30/12/2021 ho ricevuto, invece, una Pec avente per oggetto l’azzeramento della Giunta comunale, apprendendo il giorno successivo anche a mezzo stampa la stessa notizia, nel comunicato però veniva ribadito il concetto di unità e coesione all’interno della maggioranza, parole evidentemente di mera ed esclusiva circostanza, smentite invece dal crescente ostruzionismo verso il mio operato.
Il Sindaco ed alcuni componenti della maggioranza hanno pensato inopportunamente di considerare prioritario l’azzeramento della Giunta in piena pandemia, nel bel mezzo di una grave situazione di disagio per l’intero Paese. Una scelta tutt’altro che prioritaria per i cittadini. Oltretutto la comunicazione relativa alla nomina della nuova giunta è pervenuta via Pec proprio in data 19/01/2022, nel bel mezzo della campagna vaccinale che si è svolta nell’auditorium “Sordello da Goito” e che ha visto la mia partecipazione e il mio supporto ai numerosi volontari presenti e alla cittadinanza. La nuova giunta avrà Alessandro Mucci con il ruolo di vicesindaco con le seguenti deleghe: bilancio, sviluppo economico, gestione associazioni ed eventi, edilizia e urbanistica; e Mariachiara Del Giango con il ruolo di assessore con le seguenti deleghe: gestione del personale, istruzione pubblica, politiche educativi e sociali e cultura.
Devo constatare che rispetto alla sottoscritta al nuovo assessore Del Giango sono state assegnate deleghe non solo superiori a livello numerico, ma soprattutto con una maggiore importanza sul piano politico. Il “Nuovo Agire” si è professato tale con il FARE DEGLI ALTRI. Ma adesso che ne sarà dell’equilibrio partitico in Giunta? Avremo una Giunta espressione di un unico partito? Potrei elencare tante altre scorrettezze e mancanze nei miei confronti, ma mi sono limitata a riferire quelle che necessitavano di essere illustrate pubblicamente.
Certo, in politica può accadere anche quello che è capitato a me che, nonostante sia stata isolata per aver cercato di operare per il bene comune, ho comunque sempre teso la mano. In definitiva, di fronte a tutte le mancanze di rispetto elencate ed all’atteggiamento perennemente ostruzionistico subito, ritengo opportuno lasciare un’impronta forte, ma necessaria, che è quella di dissociarmi da questa maggioranza per passare all’opposizione a causa di una dialettica ostruttiva.
Non mi sono mai sottratta alle mie responsabilità, ma non essendo più delegata alle pubbliche relazioni, devo anche precisare che da oggi non sarò, mio malgrado, più responsabile della comunicazione di questo ente. Tutte le comunicazioni che perverranno via social (Facebook e Instagram) e sul canale WhatsApp a nome del Comune di Monteodorisio non saranno più gestite dalla sottoscritta.
Auguro ad ogni modo, con sincerità, un buon lavoro alla persona che andrà a ricoprire questo importante ruolo. Il Sindaco potrà anche espellermi dalla Giunta, come ha già fatto, ma non potrà mai imbavagliarmi. Nonostante i riferiti atteggiamenti, politicamente ed amministrativamente vessatori e poco ortodossi, sono sempre rimasta la stessa Angela Menna che avete conosciuto, apprezzato ed onorato con il vostro consenso elettorale. Avere un confronto reale e costruttivo all’interno di una formazione politica che sia retta da regole democratiche è per me un’esigenza imprescindibile e non più rinviabile avendo come priorità il legame con il territorio e con le problematiche dei cittadini.
Sarebbe stato veramente facile stazionare sul carro dei vincitori solo per festeggiare e ricoprire cariche vuote e remunerate, ma se nella vita si vuole crescere andando avanti a testa alta è necessario farlo con onore e dignità. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i dipendenti comunali per la loro quotidiana attività e per la collaborazione dimostrata e TUTTI i cittadini.
Oggi, sono finalmente libera e serena, perché so di aver agito con umiltà, onestà e correttezza nei confronti di TUTTI i cittadini. Ritengo che Monteodorisio non meriti questa protervia dilagante. Continuerò con coraggio, determinazione e dignità a lavorare per questo Paese, ma soprattutto per ripristinare una VERA DEMOCRAZIA a Monteodorisio, affinché nessuno si senta più suddito.
Con l’affetto e la stima di sempre,

Angela Menna”.

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