venerdì, 19 Aprile 2024

Marsilio a cuore aperto a Omnibus: “Berlusconi? La Regione Abruzzo avrebbe un amico vero al Quirinale”

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Storie dalla Provincia

Marco Marsilio, presidente della Regione Abruzzo, si è intrattenuto per una lunga intervista stamattina a “Ominibus“, su La7. Di seguito, le sue parole, con grande interesse per la possibile candidatura di Silvio Berlusconi come uomo del centrodestra da proporre alla corsa al Quirinale: “Io naturalmente voterò cosa il centrodestra deciderà di votare, tutto insieme. La mia speranza ed il nostro auspicio è che il centrodestra abbia una candidatura unitaria. Se sarà Berlusconi lo voterò anche con molto piacere, Berlusconi è molto amico dell’Abruzzo e conosciamo tutti il suo impegno per la ricostruzione post-sisma all’Aquila. Quando viene in Abruzzo riceve tanta simpatia, gratitudine, tanto affetto e simpatia. Sono certo che se lui fosse Presidente della Repubblica, la Regione Abruzzo avrebbe un amico vero al Quirinale“.

Quali le alternative possibili per le elezioni del Presidente della Repubblica? “Può emergere un candidatura molto ampia, che fa sentire tutti tranquilli, garantiti e sereni, e si vota da destra a sinistra con una larghissima maggioranza tra i grandi elettori. Se tale candidatura non dovesse emergere, è evidente che ci saranno degli schieramenti in campo, ognuno con la propria proposta: la proposta di Berlusconi è legittima (per il centrodestra, ndr) come lo fu quella di Romano Prodi all’epoca, o come quella di qualunque altro esponente di partito o di parte politica che poi furono Presidente della Repubblica nonostante provenissero da una esperienza di parte”.

Su una possibile rielezione del Presidente Mattarella, causa emergenza: “Spero che questo non si verifichi. Il clima per il quale c’è sempre una buona ragione per sospendere una normale dialettica democratica, e dunque le elezioni, dovrebbe cessare“. Peraltro, secondo Marsilio, lo stesso Mattarella avrebbe espresso di non voler confermare il proprio mandato: “Penso che non tornerebbe indietro e credo che i partiti non dovrebbero “tirarlo per la giacchetta”, cercando di fargli smentire sé stesso”.

Una considerazione anche sulla possibilità di avere come Presidente della Repubblica l’attuale premier, Mario Draghi: “Draghi elegantemente ha lasciato la sua candidatura sul tavolo, non ha escluso di poter andare al Quirinale. Si è messo a disposizione del paese e delle scelte che faranno i partiti. Il problema è che partiti come il Pd ed i 5 Stelle non hanno intenzione di mandarlo al Quirinale se prima non gli si garantisce la sopravvivenza politica sia del Governo che della legislatura, e ciò per quelle centinaia di parlamentari che temono di non essere rieletti, date le note vicende e riforme costituzionali. E’ questo il vero ostacolo tra Draghi ed il Quirinale. Se non si rimuove questo ostacolo, è ovvio che la partita diventa uno scontro tra partiti, anche perché il Pd chiede un candidato non divisivo, ma per loro gli unici candidati che non dividono sono quelli con la tessera del loro partito in tasca (…). Sappiamo che un Presidente della Repubblica di nome Berlusconi sarebbe esposto ad un fuoco amico costante, non ci sarebbe per la storia del nostro paese una tregua ed un rispetto istituzionale, nemmeno per tutelare un quadro di correttezza nel rispetto dei ruoli. Ciò nonostante, io credo che la candidatura di un uomo del centrodestra sarebbe pienamente legittima. Pierferdinando Casini? Oggi si è collocato a sinistra, si è fatto eleggere con il Pd, però ha delle caratteristiche per poter eventualmente rappresentare in una fase di stallo una possibile soluzione. Nella sua vita ha dimostrato di non coltivare un pregiudizio nei confronti del centrodestra”.

Chiusura sulla situazione pandemica in Abruzzo e sulle eventuali richieste da inoltrare allo Stato per effettuare i tamponi ed i vaccini come da richiesta: Abbiamo chiesto un maggiore coinvolgimento della struttura commissariale. La presenza dell’Esercito, un maggiore sforzo con la presenza dello Stato è auspicabile. Le Regioni hanno accumulato milioni di deficit sanitario per gestire la pandemia, questi soldi nel bilancio dello Stato non ci sono. E’ un discorso che affronteremo con tutte le Regioni, è inaccettabile sotto il principio della leale collaborazione che lo Stato imponga delle azioni contro della pandemia e lasci questo sforzo sulle spalle delle stesse Regioni”.

Fonte foto: pagina Facebook Marco Marsilio

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